[NEWS]The Inside - Stagione 1 [13/13 ITA][MU]

TRAMA
“The Inside” è una serie thriller poliziesca (breve ma di ottima fattura) prodotta nel 2005 dalla 20th Century Fox Television. Inizialmente doveva essere un poliziesco in chiave giovanile, come la mitica serie anni ’80 “21 Jump Street” con Johnny Depp. Poi però la Fox bocciò l’episodio pilota girato da Todd e Glenn Kessler (“Law & Order”) e girò il progetto a Tim Minear (proveniente da “Buffy” e “Angel”), il quale si è rifatto al “ Silenzio degli Innocenti” e ai noir di James Ellroy. Rebecca Locke (Rachel Nichols, brava oltre che bellissima) è una cacciatrice di serial killer segnata da un passato traumatico: a dieci anni fu rapita da un maniaco e riuscì a liberarsi dopo 18 mesi di prigionia. Da allora Rebecca, solitaria e piena di paure, ha studiato per entrare nell’FBI, sviluppando una straordinaria sensibilità nel prevedere le mosse dei serial killer. In “The Inside” recita anche Peter Coyote, attore che ha lavorato nei film di importanti registi (come “E.T.” di Spielberg, “Luna di Fiele” di Polanski e “Femme Fatale” di DePalma). Il suo personaggio, Virgil Webster detto “Web”, capo dell’unità crimini violenti, è uno dei pochi a conoscere il passato di Rebecca ed è per questo che l’ha voluta nella sua squadra. A tratti sembra voglia farle superare i traumi del passato, altre volte appare come un cinico calcolatore che antepone il lavoro a tutto. Ago della bilancia è l’ agente Paul Ryan (Jay Harrington), il quale entra spesso in conflitto con Web, poiché non vuole che il capo usi la ragazza come arma segreta per risolvere i casi senza curarsi del suo equilibrio mentale. La squadra è completata dal roccioso Danny Love (Adam Baldwin), dalla simpatica Melody Sim (Katie Finneran) e dall’esperto di elettronica Carter Howard (l’afroamericano Nelsan Ellis). “The Inside” divise la critica, generò proteste per la messa in onda di uno show così crudo in prima serata, ma tuttavia non ottenne l’attenzione sperata. Probabilmente la maggioranza del pubblico deve averlo liquidato come il solito prodotto di routine senza guardarne nemmeno una puntata. Tuttavia Minear ha sopperito alla poca originalità di fondo puntando tutto sulle singole trame e sulle atmosfere. “The Inside” è un prodotto lontano dagli standard di C.S.I. e dei suoi innumerevoli cloni, un serial che ha avuto il coraggio d’essere molto più cupo, angoscioso, inquietante e psicologicamente profondo. Tanto che molti sospettano sia stato cancellato per timore della censura più che per gli ascolti (che erano sì bassi, ma in rapida crescita). Fatto sta che “The Inside” ha chiuso dopo tredici episodi, dei quali solamente cinque sono stati trasmessi negli U.S.A.. Da noi invece è stato trasmesso integralmente nell’estate 2007 registrando ascolti strabilianti e diventando uno dei programmi più seguiti in seconda serata.

Vi aspetto in sezione serie tv.